«Il testo che propongo alla lettura è la continuazione di un racconto. Anche se non mi ero mai sognato di raccogliere i miei scritti, consigliato e sostenuto dai miei fratelli, mi sono ritrovato a radunarli insieme a mo’ di sintesi del mio cammino di vita. Non pensavo neppure di aver scritto così tanto ma, per grazia di Dio, la mia vita è stata ricca e il cammino percorso fin qui è stato lungo. Così la prima parte della raccolta è rappresentata dal volume “Nell’amore di Gesù”. L’amore continua ad essere il filo conduttore non solo delle mie riflessioni, ma anche della mia vita quotidiana e dell’avventura della mia comunità».
Nella prefazione al primo volume, il vescovo di Foligno, mons. Gualtiero Sigismondi, afferma:
«Leggendo questa raccolta di scritti di fr. Gian Carlo Sibilia, fondatore della Comunità Jesus Caritas, si ha l’impressione di trovarsi di fronte a un riassunto dell’intero cammino spirituale con i Piccoli Fratelli, orientato da una bussola rigorosamente CRISTOCENTRICA, che indica i due poli del VANGELO e dell’EUCARISTIA, e guidato dalla mappa della vita comune e fraterna».
L’Amore di cui si parla è quello con la “A” maiuscola che viene da Dio, che è Dio, che è la persona di Gesù alla quale tutto viene ricondotto.
«È vero – continua fratel Gian Carlo – che l’amore si è manifestato in Gesù in modo completo e definitivo. Ma è pur vero che l’amore si impara, che necessita di un paziente cammino verso una pienezza che non raggiungeremo mai definitivamente, se non in paradiso. Abbiamo bisogno di linee guida, di principi chiari, che ci aiutino a purificare la nostra capacità di amare, pur nelle contraddizioni e nelle difficoltà della vita. Uno sguardo attento a ciò che ci capita, immersi nell’ascolto della Parola e nella celebrazione dell’Eucaristia, ci conducono inevitabilmente a muoverci, a metterci in cammino, fino ad essere trasfigurati dall’amore».
Gli amanti di “metodi” o “schemi” di spiritualità, di preghiera e di evangelizzazione non troveranno nulla di nuovo nelle pagine di «Il cammino dell’amore». Si tratta invece di esperienza pura, di vita vissuta:
«Quante persone si incontrano sulla strada! Con loro ho parlato di Gesù, ho cercato di raccontare il Vangelo… Spinto dall’assillante invito del Maestro, "Annunciate il Vangelo ad ogni creatura" (cfr. Mt 16,15), mi sono soffermato a condividere, ho percorso tratti di strada con molti fratelli ai quali non solo ho parlato di Gesù, ma dai quali l’ho pure ricevuto».
Fratel Gian Carlo è attualmente uno dei “veterani” della spiritualità di Charles de Foucauld. Il Prof. Nicola Ciola della Pontificia Università Lateranense sostiene che quella di Padre de Foucauld «è una spiritualità ricca di una teologia dell’Incarnazione», proprio come conclude Sibilia nell’introduzione:
«Ciò che mi ha reso capace di camminare è stata senza dubbio la bontà del mio “beneamato fratello e Signore Gesù” che ho potuto contemplare, molte volte e in diversi modi, soprattutto nel mistero della sua incarnazione e della sua risurrezione. Il cammino dunque non è mai stato in solitudine, perché Egli “venne ad abitare in mezzo a noi” e vive con noi e Colui che, dopo la risurrezione, cammina con i suoi discepoli, è la nostra gioia: “La nostra gioia è risorta!”».
Buona lettura!
Oswaldo Curuchichjc